I dati e i bilanci emersi nella fase post lockdown hanno messo le aziende italiane davanti ad una scelta imprescindibile. Ecco alcuni consigli pratici su come ripartire e di quali strumenti avvalersi!
Così come la pandemia ha impattato notevolmente sul sistema sanitario del nostro paese, allo stesso modo ha quasi stravolto anche quello socio-economico. Molte aziende italiane ne hanno risentito più di altre che hanno invece saputo rimettersi in piedi e sfruttare modelli di business e tecnologie nuove, che potessero supportarli. Il lockdown ha messo molte aziende davanti ad un bivio: farsi sopraffare dalla crisi (purtroppo) irreversibile oppure stabilizzare la propria attività, puntando sul digitale e sull’online. La ricerca Restart Italia ha fatto emergere, ad esempio, come su un campione di piccole aziende, il 16% ha riconvertito il proprio business ed il 24% ha dovuto chiudere le attività, adeguandosi ai decreti ministeriali.
Ma una cosa è certa ed i dati parlano chiaro! Durante il lockdown i consumatori hanno continuato ad acquistare – per necessità sicuramente, ma non solo – sugli shop online, badando bene ai portafogli ma soprattutto all’affidabilità e ai servizi offerti dai retailer. Stando infatti al XIV report di Casaleggio e Associati, solo nel primo quadrimestre di quest’anno, gli e-commerce sono stati utilizzati per la prima volta da 2 milioni di italiani contro i 700 mila dello stesso periodo e riferiti al 2019. Il commercio elettronico sta proseguendo la sua crescita ad un ritmo accelerato ed è, ad oggi, sicuramente lo strumento più idoneo per migliorare il posizionamento di un’azienda.
Noi di Worldz ci siamo chiesti quindi: Con quali strumenti oggi un’azienda può sopravvivere alla crisi post-covid?
#1 E-commerce
Potrebbe sembrare scontato parlare dell’importanza dell’e-commerce ma in realtà non è esattamente così. Sebbene molte aziende, anche le più restie, si siano convinte a far evolvere i loro modelli di business abbracciando lo shopping online, dall’altro c’è chi ancora rimane fedele al solo ed unico store fisico. Magari non oggi ma nei prossimi mesi, chi non è online dovrà ripensare al proprio posizionamento e spingersi verso la digitalizzazione. I consumatori che hanno scoperto i vantaggi degli acquisti online, con molta difficoltà sostituiranno questa nuova abitudine. L’elemento che può contraddistinguervi dalla molteplicità di e-commerce presenti sul mercato è la personalizzazione. Oggi sono molteplici le piattaforme che possono rendere più agevole l’approccio all’online: da plugin come Woocommerce, legato alla piattaforma WordPress, a Prestashop o ancora Shopify, che consente di gestire tutto via app. Il telefono e il computer sono elementi imprescindibili di cui gli utenti non riescono a fare a meno, ed in questo modo si possono offrire i propri servizi e prodotti e renderli a portata di click.
#2 Omnicanalità
Stando ad un’analisi di DepositPhotos, occorrerà muoversi su molteplici fronti. Uno di questi sicuramente è l’omnicanalità, con l’obiettivo unico di coinvolgere al meglio il cliente (che sia fidelizzato o potenziale) integrando più canali di vendita (online e fisici) e offrendo al cliente una customer experience ingaggiante. Attraverso strategie di marketing omnicanale, un’azienda è in grado di raggiungere più facilmente il target di clienti interessati ai propri prodotti e competere con i big del settore. Parliamo più nel dettaglio di strumenti specifici come i social network (Facebook, Instagram, Pinterest), email di remarketing e comunicazione offline, tutti in grado di coinvolgere l’utente e determinare – con maggiori probabilità – l’aumento delle conversioni all’acquisto. Queste strategie onmicanali offrono al brand l’opportunità di creare una relazione di valore con il cliente. L’investimento in questa direzione è sicuramente la scelta strategica per il rafforzamento del proprio business ma è opportuno individuare gli strumenti più idonei a tal fine.
#3 UGC
I contenuti generati dagli utenti vengono percepiti come un contributo spontaneo in grado di avere un impatto forte sulla rete di contatti che intercetta. L’elemento vincente degli UCG (USER GENERATED CONTENT) è proprio il pubblico: più ristretto ma più fidelizzato. Dunque, se coinvolti nella produzione di contenuto, i clienti possono diventare player attivi nel processo di vendita, in quanto scelgono e pagano volontariamente uno specifico brand o store – per il prodotto o il servizio di qualità offerto – dunque esprimo una reale preferenza. Le dinamiche di coinvolgimento dei clienti inoltre offrono l’opportunità di raggiungere una maggiore fidelizzazione del proprio target che, attraverso gli UGC condivisi sui propri canali, potrà influenzare a sua volta nuovi clienti, determinando cosi un aumento delle conversioni di acquisto.
Cambiare il proprio modello di business può sicuramente non risultare semplice in un primo momento. In Worldz abbiamo sviluppato un software in grado di supportare i retailer nel loro passaggio dall’offline all’online. Grazie al nostro e-commerce booster infatti otterai molteplici funzionalità in un unico strumento che consente di:
- ingaggiare gli utenti che stanno per abbandonare il sito attraverso un overlay comportamentale e invogliarli a concludere l’acquisto con uno sconto personalizzato in base alla personale popolarità social;
- usufruire di uno sconto personalizzato facendo l’accesso al proprio profilo Facebook o Instagram, tramite l’overlay di Worldz, e condividere l’esperienza di acquisto con la propria rete dei contatti. Lo sconto si sbloccherà automaticamente nel carrello;
- generare lead profilate, attraverso l’overlay di Worldz, e offrire la possibilità allo shop online di effettuare campagne di marketing mirate e strategiche in grado di accrescere la visibilità del brand e raggiungere specifici target.