E-commerce trends

Gli italiani riprendono a fare acquisti ma continuano a preferire l’e-commerce

1 Settembre 2020

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Milioni di italiani tornano a fare shopping ma prediligono gli acquisti su e-commerce a testimonianza della transizione verso una normalizzazione dei servizi digitali.

La ripartenza post lockdown ha rappresentato per milioni di italiani il ritorno alla tanto attesa e desiderata normalità, con la voglia di ripartire e riprendere in mano la propria routine. I mesi trascorsi e la pandemia mondiale hanno influenzato notevolmente le abitudini e i comportamenti dei consumatori, portando ad una crescita degli acquisti su e-commerce.

Secondo l’ultima analisi di Boston Consulting Group, società leader nella consulenza strategica, in Italia si è fortunatamente tornati a registrare un aumento, anche significativo, dei volumi di acquisti. Nello specifico, il Consumer Activity Index italiano, a luglio, è risalito a 91 punti, avvicinandosi ai livelli del periodo pre Covid. Gli italiani sono ritornati sì nei negozi ma è emersa la preferenza di finalizzare l’acquisto su e-commerce. Stando infatti all’indagine di Revolut, condotta su 400 mila clienti italiani della stessa mobile bank, le transazioni online sono crescite del 40% in termini di volumi, a testimonianza del boom che sta interessando il settore e-commerce.

Dalla ricerca è emerso che, dopo il 18 maggio, alcune specifiche categorie hanno registrato picchi significativi e nello specifico quelle attività appartenenti a settori come i trasporti, bricolage e arredamento, sharing mobility urbana e abbigliamento. Nel nuovo scenario economico-sociale che va via via delineandosi, un trend si sta affermando più di altri: l’omnicanalità. Negli ultimi anni, si è sentito molto parlare dell’importanza di integrare più canali di vendita (store fisico e online ad esempio) in modo da offrire ai clienti un’esperienza di acquisto più congeniale alle proprie esigenze (personali e lavorative) e di conseguenza anche al tempo a disposizione. L’emergenza Covid-19 ha sicuramente contribuito ad accelerare questa transizione, rendendo l’omnicanalità una necessità imprescindibile.

Stando all’Osservatorio Innovazione digitale nel retail del Politecnico di Milano, nel 2019 il 79% dei retailer italiani già disponeva o utilizzava un sito ecommerce. Nello specifico la percentuale aumenta all’85% in settori specifici come Abbigliamento, Editoria, Fai da te e Informatica, mentre nell’Alimentare si attesta solo al 55%. Questo ci fa comprendere quanto sia strategico essere presenti su più fronti, puntare sul digitale e convertirsi all’utilizzo di strumenti all’avanguardia come la realtà virtuale, rendendo virtuale anche la stessa consulenza, che prima veniva fornita direttamente in negozio. Si inizia a comprendere la necessità di modificare anche l’esperienza d’acquisto in negozio, attraverso ad esempio la dotazione di totem touchscreen per la consultazione dei capi o per richiedere l’assistenza di un commesso.

Questa evoluzione sembra diventare pian piano realtà e i dati lo testimoniano: secondo la survey di Kameleoon, piattaforma di A/B testing, personalizzazione AI e predictive targeting, il 28% degli italiani, infatti, ha affermato di voler continuare a utilizzare i canali online e questa predisposizione fa crescere di conseguenza le aspettative dei clienti in termini di esperienza di navigazione tailor-made. Dalla survey è emerso anche sarà proprio l’esperienza di personalizzazione offerta dai brand a determinare la preferenza di uno store rispetto ad un altro, infatti ben il 29% degli intervistati ha espresso una preferenza in tal senso.

Quali quindi le previsioni sulla crescita dell’ e-commerce e della digitalizzazione nel nostro Paese? Stando alla stima di Making Science, società di consulenza integrata di digital marketing, si assisterà ad una crescita esponenziale degli utenti, passando dal 67,8% di oggi al 74,6% entro fine 2024, a conferma dell’accelerazione delle aziende verso la digitalizzazione. Anche i consumatori si mostrano sempre più favorevoli all’utilizzo di servizi di e-commerce, e soprattutto da dispositivi mobili.

Il new normal sta pian piano assumendo dei connotati sempre più chiari e soprattutto orientati al digitale ed è importante che le aziende non si facciano trovare in alcun modo impreparate o restie al cambiamento in atto. È fondamentale quindi:

  • individuare strumenti in grado di agevolare la transizione
  • rendere i brand più competitivi

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